Fu nella seconda metà degli anni settanta che la presa di coscienza da parte degli imprenditori locali delle problematiche ambientali inerenti la produzione della carta da materia prima riciclata diede l’impulso alla costruzione di un depuratore centralizzato che preservasse il Torrente Pescia di Collodi dall’inquinamento.
La scelta fu dettata, oltre che da logici motivi economici, dalla particolare situazione orografica della zona, dove era sostanzialmente difficile costruire più di quaranta depuratori a piè di fabbrica.
Nasce cosi il Consorzio di Disinquinamento del Torrente Pescia di Collodi, trasformato poi nel 1981 nel Consorzio del Torrente Pescia SpA. Proprio in quell’anno iniziano i lavori per la costruzione dell’impianto di depurazione centralizzato di Veneri che vede in breve, affiancati agli industriali, i Comuni di Villa Basilica e Pescia. La costruzione del depuratore procede di pari passo con quella delle opere idrauliche utili a convogliare gli scarichi delle cartiere, la più distante si trova ad oltre dodici chilometri dall’impianto, e nel luglio del 1985 la parte primaria inizia la propria funzione ed il depuratore prende vita.
Nel 1990 anche la parte biologica viene inaugurata, completando in questo modo il ciclo di depurazione delle acque. Gli imprenditori locali, tramite il Consorzio del Torrente Pescia SpA al quale partecipano, hanno da sempre gestito l’impianto di Veneri, raggiungendo ottimi risultati nella depurazione delle acque, al punto che nessuna analisi effettuata dagli organi di controllo ha mai dato risultati al di fuori dei limiti di legge. Negli anni inoltre, grazie a studi finanziati ed effettuati direttamente, il Consorzio del Torrente Pescia ha messo a punto un interessante sistema di recupero dei fanghi primari nell’industria del laterizio, con vantaggi facilmente immaginabili per la collettività. Con il tempo i due comuni hanno convogliato a Veneri anche parte dei propri scarichi civili e l’impianto si è adeguato alle normative che si sono via via succedute.
Oggi, all’inizio del nuovo millennio, Veneri svolge ancora egregiamente la propria funzione, anche se sono allo studio interventi di ammodernamento e potenziamento che dovrebbero portare, nel giro dei prossimi cinque anni, lo standard depurativo oltre i livelli che, ad oggi, l’ARPAT considera al di sopra di quello medio europeo. Il Consorzio del Torrente Pescia SpA si è a sua volta evoluto, diventando una struttura snella e versatile al servizio degli imprenditori anche al di fuori del campo ambientale. Una continua e costante fornitura di consulenze e servizi non solo per ciò che concerne la gestione dei rifiuti e degli scarichi, l’acquisto per conto degli imprenditori di energia elettrica sul libero mercato, progetti per la produzione in proprio di tale energia, progetti per la rappresentanza commerciale e non degli imprenditori; caratterizzano oggi il lavoro del Consorzio del Torrente Pescia SpA, lavoro al quale le aziende ubicate sul Torrente Pescia Minore guardano con grande fiducia e crescente interesse, consce che anche a ciò è legato un ulteriore sviluppo ed il mantenimento della produzione della carta nella zona.